VOCABOLARIETTO

delle parole tecniche, archeologiche e araldiche

 

Aes grave: monete fuse pesanti, di cui l'asse pesava una libbra.

Aes rude: pezzi di bronzo globulari informi, precedenti alla moneta, che nell’antichità venivano spesi a peso.

Aes signatum: mattonelle di bronzo fuso con segni e simboli.

Accantonata (croce): che ha negli angoli qualche segno, come punti, rosette, ecc.

Accollati: busti (o teste) di poco sovrapposte e volte dallo stesso lato.

Accostati: busti (o teste) avvicinati ma non sovrapposti.

Acrostòlio: nelle antiche navi a remi era il prolungamento verso l’alto, variamento ornato, della prora.

Affrontati: busti (o teste) una di fronte all'altra.

Andropròsopo: bue o toro a volto umano.

Anepigrafe: senza leggenda.

Antropomòrfo: che ha sembianze umane.

Ara: altare.

Ariete: maschio della capra o montone.

Arcaico: primitivo.

Astràgalo: dado per gioco ricavato da un osso della zampa del bue.

Augure: Sacerdote capace di interpretare i fenomeni naturali ed esperto di divinazioni.

Augusto: titolo assunto da Ottaviano dopo la sua nomina ad imperatore.

Autonome: monete emesse da popoli o da città durante periodi di indipendenza.

Basilèus (re): titolo dei sovrani dell'epoca bizantina.

Berretto frìgio: coll'estremità arrotondata e ricadente in avanti.

Bigàto (denaro): con biga nel rovescio.

Bilanciere : particolare macchinario a torchio per coniare le monete. Fu inventato nel 1641 da Nicola Briot e perfezionato dal Droz.

Bifronte: a due facce (Giano).

Bipenne: scure a due tagli.

Bucrànio: teschio di bue.

Bustrofèdico: si dice di un antico tipo di scrittura che cambia direzione ad ogni riga

Caducèo: la verga del dio Mercurio, alata e con due serpenti simmetricamente intrecciati; simbolo di pace e insegna della medicina

Campo: spazio fra il tipo, cioè l’immagine o la scritta posta nella parte centrale, e la leggenda o il bordo della moneta.

Centauro: essere fantastico metà a forma di uomo e metà di cavallo.

Cesto: speciale armatura fatta di strisce di cuoio durissime cui erano aggiunti pezzi di piombo o di ferro , che i pugilatori dell’antichità si avvolgevano intorno alle mani e parte dell’avambraccio lasciando libere le dita.

Chele: estremità anteriori a pinza dei granchi.

Chimèra: mostro mitologico con testa e corpo di leone, una testa di capra sul dorso e coda di serpente

Circolo (esterno o interno): la linea o l’insieme dei punti che sulla moneta distinguono il campo dalla legenda.

Cista: recipiente cilindrico per contenere gli oggetti da toletta femminile con coperchio e pareti decorate con incisioni. Era detta cista mystica quella utilizzata nei misteri dionisiaci, di Demetra e di Iside ed aveva funzione rituale e destinata a nascondere gli oggetti sacri.

Cistòforo: chi portava la cista durante i sacrifici in onore di Dioniso e Demetra. Moneta d’argento sulla quale vi era l’immagine di una cista bacchica dalla quale usciva un serpente, diffusa in Asia minore dalla fine del III secolo a. C..

Clava: arma che caratterizza Ercole, costituita da un robusto bastone con un'estremità più grossa dell'altra.

Clìpeo: scudo rotondo.

Congiarium: in origine indicava il dono di una misura di olio, vino, sale detta congius (di circa 3 litri); in seguito, in età imperiale, indicò qualsiasi tipo di donazione, anche in denaro, compiuta in favore di cittadini.

Console: era la massima carica dello Stato (magistratura ordinaria), aveva la durata di un anno e ai Consoli erano affidate le supreme funzioni esecutive dello Stato tra cui il comando delle legioni. I consoli erano due e i candidati, scelti dal Senato, venivano eletti dall’Assemblea del popolo. Erano preceduti da dodici littori. Loro segni distintivi erano la sedia curule, la toga pretexta con orlo di porpora e il paludamentum purpureo in guerra.

Consolato: mandato del Console (COS)

Contorniati: specie di medaglioni di bronzo romani che vicino al bordo presentano un solco circolare inciso al tornio.

Cornùpeta: che cozza con le corna.

Cratère: vaso a larga bocca che serviva per le miscele di vino.

Desultor: era indicato con questo termine la persona abile nel saltare da un cavallo o da un carro all’altro.

Diadema: benda che cinge il capo.

Dictator (DICT): magistratura straordinaria con potere assoluto conferita in qualsiasi momento ad un cittadino romano in un periodo di particolare gravità per lo Stato. Era conferita per un massimo di sei mesi da uno dei due Consoli su suggerimento del Senato. Il dictator era accompagnato da 24 littori.

Diòscuri: i figli di Giove, Castore e Polluce, per lo più a cavallo.

Divus (Divino): attributo degli imperatori dopo morti. Fu assunto anche in vita da Nerone in poi.

Dominus Noster (Signore nostro): titolo assunto dagli imperatori da Aureliano in poi.

Donativum: Elargizione in denaro ai militari. Sotto Cesare lo stipendio di un legionario era di circa 300 assi al mese (225 denari annui).

Egida: mitico scudo di Giove coperto dalla pelle della Capra Amaltea, che lo allattò. L'egida usata da Minerva è una corta corazza con le frange oppure uno scudo magico, dove in alcune versioni dal suo centro spicca la testa della Gorgone, attorniata da Lotta, Paura, Forza e Inseguimento.

Elettro : lega naturale d' oro e d' argento.

Erma: nell’antica Grecia era un pilastrino quadrangolare o a tronco di piramide, sormontato da una testa umana barbata: in origine raffigurava il dio Hermes (in seguito anche altre divinità e solo più tardi uomini illustri) e veniva collocata lungo le strade e in molti altri luoghi pubblici; in età ellenistica e presso i Romani raffigurò divinità e persone.

Esèrgo: spazio inferiore della moneta sotto la rappresentazione nel campo centrale, spesso delimitato da una linea orizzontale.

Fasti: nell’antico calendario romano erano i giorni dell’anno in cui trattare affari non era vietato da impedimenti di carattere religioso. Nel calendario erano distinti i giorni fasti dai nefasti e quelli che contenevano le liste dei consoli di chiamarono fasti consolari mentre quelli che contenevano le liste dei trionfi dei generali vennero detti fasti trionfali. 

Galeàta: elmata

Galèra: nave.

Grifo, grifone: animale con testa d'aquila e corpo di felino.

Idria: vaso in ceramica o bronzo che era destinato particolarmente a contenere acqua.

Imperator (IMP): acclamazione data dalle truppe ad un generale vittorioso. Durante il periodo della Repubblica indicava il comandante supremo dopo una vittoria e il titolo rimaneva fino al trionfo. Con Cesare il titolo di Imperator diventa perpetuo.

Imperium: Era il potere di comando supremo sia esecutivo che amministrativo esercitato dall’Imperator.

Incuso: impronta o leggenda in negativo sul piano della moneta.

Infula: diadema nastriforme. Benda di lana bianca o rossa con cui i sacerdoti greci e romani si cingevano il capo

Intrinseco: quantità di metallo nobile che è contenuto nella moneta.

Ippocampo: cavallo marino.

Labaro:  vessillo imperiale. Stendardo degli imperatori romani consistente in un drappo purpureo pendente da una sbarra trasversale all'asta.

Lares (Lari): Spiriti dei defunti della famiglia che proteggevano tutto l’ambito familiare.

Legenda: ciò che è scritto sulle monete per lo più in forma circolare.

Lemnisco: presso i Romani era un nastro fatto di sottile membrana vegetale, poi di lana o di materia preziosa. Veniva avvolto attorno alle corone militari e trionfali. Era così definito anche il nastro intorno alle ghirlande e festoni nelle decorazioni architettoniche.

Lìtuo: Breve bastone con l'estremità superiore arcuata, usato dagli àuguri etruschi per delimitare un luogo sacro

Lòrica: corazza usata dagli antichi romani a scaglie, a placche, a maglie di metallo o a forma di muscoli pettorali:

Medaglioni: forse multipli di moneta o medaglie commemorative, che cominciano con Adriano. Si conoscono nei tre metalli; quelli di bronzo sono senza S. C.

Martellati: monete in bronzo o medaglioni che servirono forse a qualche gioco, di cui si è perduta la memoria.

Metrologia: è la disciplina che studia i pesi e le misure delle monete.

Monete agonistiche: con rappresentazioni di pubblici giochi.

Monete coloniali: quelle battute nelle colonie romane.

Monete di consacrazione: con la legenda  "consecratio".

Monete ossidionali: emesse durante gli assedi.

Monete di restituzione: quelle emesse da imperatori successivi a ricordo di imperatori precedenti.

Monogramma: lettere collegate tra loro con cui si indica un nome abbreviato.

Pàllade: appellativo di Atena o Minerva.

Paleografia: studio delle scritture antiche.

Pàllio: telo di forma rettangolare che gli antichi romani indossavano sopra la tunica e si avvolgevano intorno al corpo.

Paludamento: manto degli imperatori.

Parazonio: spada corta e tozza che veniva portata alla cinta come arma di lusso dai tribuni e dagli ufficiali dell’esercito romano.

Patente (croce): quando i bracci si vanno allargando dal centro all'estremità.

Pàtera: piatto o tazza piana usati per raccogliere il sangue degli animali sacrificati.

Pegaso: cavallo alato.

Pelta: nell’antiva Grecia scudo piccolo e leggero di forma ellittica, troncato in alto con uno o due incavi nella parte superiore costituito di un’anima di legno e di graticcio di vimini con un rivestimento in cuoio. A Roma era il piccolo scudo rettangolare usato da alcuni gladiatori.

Pètaso: cappello a larghe falde indossato da Mercurio.

Pilèo: berretto appuntito caratteristico dei Dioscuri.

Pòculo: vaso per bere a forma di bicchiere o coppa.

Pomerium: il solco tracciato da Romolo durante la fondazione di Roma. Tito Livio racconta che è un luogo intorno al muro che gli Etruschi usavano consacrare mediante gli auspici augurali e fissare con cippi di pietra quando volevano costruire le mura di una città (I, 44). Dalla parte interna non si potevano addossare edifici alle mura e il terreno doveva rimanere puro da qualsiasi contaminazione di culto umano. Non era permesso né arare né abitare questo spazio.

Potenziata (croce): quando i bracci finiscono a T greco.

Pròtome: parte superiore d'uomo o d'animale.

Punico: cartaginese.

Quadrato incuso: impronta al negativo che si osserva per lo più sul rovescio delle monete greche arcaiche.

Quadrigato (denaro): con quadriga nel rovescio.

Quadrilateri: monete fuse italiche e romane, contemporanee alle guerre puniche, costituite da un pane quadrangolare di bronzo con immagini a rilievo.

Radiato: a punte.

Retrospiciente: che guarda indietro.

Rex (re): titolo adottato in Oriente. Costantino lo diede a suo nepote Annibaliano.

Rigato: bordo delle monete costituito da righe parallele a rilievo.

Rostro: sperone di bronzo o ferro che armava la prua delle navi antiche. A Roma, nel Foro, c’era una tribuna (rostra) dalla quale i magistrati tenevano le orazioni, la cui parte inferiore era decorata con i rostri delle navi vinte nella battaglia di Anzio del 338 a. C.

Scala di Miònnet: serie graduata di cerchi per misurare il diametro delle monete. Prende il nome dall' inventore.

Schinieri: gambali di metallo a protezione degli stinchi.

Serrato: denario della Repubblica con una particolare lavorazione del bordo che risulta dentellato

Sigla: iniziale o abbreviatura speciale del nome dell’incisore.

Silfio: pianta della Cirenaica, ora scomparsa, dalla quale si estraeva un succo resinoso usato nell’antichità per usi medici e culinari.

Simpulum: mestolo con lungo manico per fare libagioni e per versare prodotti liquidi durante i sacrifici.

Spaccato : scudo araldico diviso in due parti uguali da una linea orizzontale.

Suberata: moneta con l’anima interna composta di rame o bronzo foderato di lamina d'argento.

Suggesto: luogo elevato o palco, in particolare quello di Campo Marzio in Roma, su cui i magistrati salivano per arringare il popolo, oppure facevano salire le persone denunciate come colpevoli.

Tagliato: scudo araldico diviso diagonalmente da una linea che dall' angolo superiore sinistro va all'angolo inferiore destro

Teda: fiaccola.

Tenia: nastro.

Tiara: copricapo a forma di cono, di tessuto, di pelle (detto anche mitra, o berretto frigio se con la punta ripiegata in avanti) in uso nel mondo greco e presso i popoli dell’Asia per i quali costituiva segno di distinzione. Ornata con un diadema era distintivo dell’autorità regia (Assiri, Regno Sasanide).

Tipi: sono le varie raffigurazioni dei diritto e specialmente del rovescio delle monete.

Tosata: moneta con tracce di rifilatura dei bordi per trattenere metallo prezioso durante la sua circolazione .

Trinciato : scudo araldico diviso in due parti uguali da una linea diagonale che dall'angolo superiore destro scende all'angolo inferiore sinistro.

Tripode: sostegno a tre piedi usato nell’antichità per sostenere contenitori, bracieri, candelabri. Sgabello a tre piedi sul quale sedeva la Pizia di Delfi.

Triscele, triquetra: tre gambe riunite, simbolo, della Sicilia.

Triumviri monetales: i tre personaggi addetti alla monetazione di oro, argento e bronzo.

Tondello, tondino: il pezzo di metallo, generalmente di forma circolare, che costituisce la base per la coniazione della moneta. 

Turìbolo o Timiatèrio: contenitore sacro in metallo nel quale vengono bruciati resine, incensi o anche legni profumati durante la celebrazione del rito.