STADIO DI
DOMIZIANO
SETTIMIO SEVERO, aureo.
Lo stadio di Domiziano, e non circo, in quanto quest’ultimo era diviso da una spina e da obelischi e mete per permettere ai carri di percorrere un tracciato ellittico, venne costruito da Domiziano nell’85 e venne in seguito restaurato da Alessandro Severo. Costituisce l’unico esempio di stadio in muratura fuori dal mondo orientale. Poteva ospitare 30 mila spettatori. Aveva una forma con due lati lunghi paralleli, uno dei lati corti leggermente obliquo e l’altro curvilineo. Ospitava gare ginniche, corsa, lotta, pugilato come confermano gli atleti che sono incisi all’interno dello stadio nell’aureo qui illustrato. Era lungo 276 metri, largo 106, cioè con forme più ridotte ed era privo di spina e degli obelischi. La facciata esterna era costituita da una doppia serie di arcate poggianti su pilastri rispettivamente di ordine dorico e corinzio al cui interno erano gruppi marmorei e singole statue. Sui due lati vi erano due ingressi. La sua originaria forma è ancora preservata e visibile nell’attuale Piazza Navona.